UN CAMPIONATO DA INCORNICIARE

Vi riporto pari pari un bellissimo articolo letto su cesena.it, che riassume quello che è oggi l' A.C. Cesena, quella che era la squadra dei nostri sogni da ragazzini...

Raggiunti tutti i principali obiettivi della società. Esultano i giocatori: “Meglio di così non poteva andare. S’è cazzeggiato fino alla fine. Una pacchia”. Cesena piazza più ambita dai tesserati dell’AICS (Ass. It. Calciatori a Stagione). Ilcesena.net a inizio stagione, indicando in una vignetta le aspirazioni dell’A.C. Cesena, ha portato fortuna al Cavalluccio. I due obiettivi principali per il 2006/07 dei dirigenti della società, infatti, sono stati centrati: 1) garantirsi lo stipendio; 2) pagare gli interessi sui debiti. Ciliegina sulla torta, sul campo è arrivata la salvezza, e questo garantisce a Lugaresi & Co. la possibilità di fissare già da ora gli stessi obiettivi per il campionato 2007/08.Il fatto che il risultato sia stato conquistato con il minimo sforzo da parte della squadra è un altro motivo di soddisfazione per il sodalizio bianconero: la noia mortale ha contribuito ad allontanare i tifosi più affezionati e, con loro, bandiere, stendardi, striscioni bianchi e neri, lasciando la curva all’avventore ideale: se si fa gol applaude, se si prende gol si rattrista, e a volte perfino fischia, dopodiché torna a casa e pensa ad altro e tutto finisce lì.Contagioso l’entusiasmo dei Luga Boys. “Yuk yuk – commenta il portavoce – yuk yuk”. Seguono smiles ed emoticons con il pollice sollevato. Tradotto significa: “Che bello. Il presidente Lugaresi è riuscito a piazzare anche Pestrin. E poi adesso c’è da vendere Papa Waigo che, con tutti quei gol, vale un bel po’ di soldini. Evviva. Evviva”.Ma chi ha più motivi per esprimere soddisfazione è senza dubbio la squadra. “Stagione indimenticabile – esultano i giocatori –, meglio di così non poteva andare. Ci siamo fatti il culo giusto due o tre mesi, dopodiché si è cazzeggiato fino alla fine. Una pacchia”.Dal momento che gli obiettivi per il prossimo anno dell’A.C. Cesena sono gli stessi di quest’anno, i giocatori bianconeri, se si eccettua qualche giovane ambizioso, aspirano alla riconferma.C’è però l’altolà dell’AICS (Associazione Italiana Calciatori a Stagione), che raccoglie giocatori bolliti, mezzi rotti, terze scelte, quarte scelte e vecchie glorie. “Non è giusto – protesta il sindacato –, quelli se la sono goduta per mesi; alcuni ne hanno approfittato per un anno intero. Riteniamo doveroso lasciare il posto ad altri”.Chi fa notare all’AICS che giocare nel Cesena non è una bazza, dal momento che gli stipendi sono i più bassi della serie B, si sente rispondere per le rime:Per i nostri tesserati /Piuttosto che prendere di più /E farsi il mazzo /Meglio prendere di meno /E non fare un cazzo /Per l’AICS insomma l’importante è che il club di destinazione non abbia ambizioni sportive, progetti a lungo termine e menate del genere. “Quello che chiediamo – chiariscono i vertici sindacali – è solamente di starcene tranquilli per qualche mesetto, aspettando che passi l’inverno”.Il braccio di ferro fra AICS e giocatori bianconeri potrebbe prefigurare nuovi scenari per il mondo del pallone, con la Federazione Italiana Gioco Calcio che sta prendendo in esame possibili soluzioni al problema. “Stiamo valutando l’ipotesi – fanno sapere dalla FIGC – di introdurre una nuova figura professionale: il calciatore a gettone. Vale a dire, contratti per singole partite. Fuori uno, dentro un altro. Questa innovazione, oltre ad avvicinare il calcio alle esigenze di flessibilità del mercato del lavoro, potrebbe rappresentare un vantaggio da un lato per giocatori senza pretese, dall’altro per società senza programmazione”.Dopo la rivoluzione della “Legge Bosman”, dunque, ecco profilarsi una nuova iniezione liberalizzatrice per il calcio degli anni Duemila: la “Legge A.C. Cesena”.La società bianconera, in attesa dello sviluppo degli eventi, si gode il momento magico. “Fa piacere essere al centro dell’attenzione – gongolano i dirigenti –. Dopo trent’anni possiamo di nuovo affermare, con orgoglio, che Cesena è tornata a essere una piazza ambita”. Marco - Limina sorda - giugno 07