24 febbraio 2011

UNA BRUTTA FAZENDA

Dopo la felicità della promozione nella massima serie, il tifoso cesenate sta vivendo un brutto momento, sia in campo che fuori soprattutto; credo che questo editoriale di Daniele Mazzari per tuttocesena.it abbia colto in pieno le cose come stanno:

Gli editoriali di TuttoCesena escono al giovedì. Il giovedì è un buon giorno per fare un commento ed esprimere la propria opinione. Al lunedì sei ancora accecato dall'entusiasmo, dalla delusione o dalla rabbia per la partita del giorno prima, per una sostituzione o per un gol mangiato. Martedì è il giorno in cui si replica ai commenti a caldo del giorno prima, di cui qualche volta ci si è pentiti ma che nel frattempo hanno fatto il giro di internet e dei quotidiani. Mercoledì allora è il giorno per aggiustare o rilanciare le dichiarazioni a caldo del lunedì, replicando alle repliche del martedì. Poi c’è il giovedì.
Forse, se quell’invornito di un tifoso sulla trentina fosse andato a cambiare la tuta al Cesena store di giovedì si sarebbe risparmiato la stupida uscita che ha poi sollevato il pandemonio. Se poi avesse acquistato da subito una tuta della taglia giusta ... ok, non esageriamo!
Forse, però, se Campedelli avesse fissato la conferenza stampa al giovedì, avrebbe sbollito la rabbia al martedì, si sarebbe confrontato con qualcuno al mercoledì e alla conferenza ci sarebbe arrivato con la consapevolezza di doversela prendere solo ed esclusivamente con un idiota sulla trentina che oltretutto non ha ancora capito che taglia porta.
E invece è andata come è andata, ed ora ci troviamo con una piazza spaccata, con la dirigenza da una parte, i tifosi dall’altra, la squadra da un’altra ancora e Ficcadenti in un altro angolo, vicino alla dirigenza ma forse sempre più lontano dalla squadra.
Ora che è giovedì, chiunque, a Cesena (noi compresi), riconosce la propria solidarietà a Campedelli e alla sua famiglia ma non, come ha detto lo stesso presidente, per le minacce dei tifosi che contestano bensì, più semplicemente, per l’uscita infelice di un ciccione sulla trentina. Il ciccione è una cosa e la contestazione è tutta un’altra cosa. A Cesena non esiste nessuna contestazione violenta. Forse ora se ne è reso conto anche Campedelli, con qualche giorno di ritardo.
Quella “civiltà di Cesena” a cui il presidente bianconero fa riferimento nella conferenza stampa, non può essere messa in discussione da una vicenda del genere. Intanto, però, il video della conferenza è stato ripreso dalle testate e dalle tv nazionali, ovviamente tolto da ogni contesto, e a farne una pessima figura, alla fine, è proprio la città di Cesena, screditata sul piano della civiltà. Ma quanto potere può avere un ciccione ormai verso la quarantina che non sa neanche che taglia porta?!
Il video di quella conferenza stampa infuocata ha ferito nell’orgoglio buona parte dei tifosi romagnoli. Quello “zero” ripetuto da Campedelli, riferito al Cesena di tre anni fa, e il ricatto di non iscrivere la squadra e di vendere tutti i giocatori sembrano parole difficili da cancellare. Il tifoso, si sa, è un animale passionale, impaziente, permaloso e con una buona memoria.
Campedelli ha già fatto tanto per il Cesena e, ce lo auguriamo, la sua avventura in bianconero è appena agli inizi. Ora, però, il patron bianconero deve avere la lucidità e la maturità, doti che non gli mancano, di leggere la situazione e trovare il modo di ricucire la ferita. Le tante parole di solidarietà che gli sono arrivate da tifosi e istituzioni sono il primo passo da cui ripartire. Se poi arrivasse anche qualche vittoria sul campo...e se i ciccioni sulla quarantina la smettessero di prendere le taglia L e accettassero il fatto che ormai sono da XL...forse tutto questo potrebbe essere un giorno dimenticato.

Nessun commento: