12 febbraio 2007

E' IN ARRIVO IL CICLONE BORAT

Irriverente, sovversivo, oltraggioso. Borat Sagdiyev è un reporter kazako in viaggio negli Stati Uniti d'America per girare un documentario che riprenda le usanze e i costumi del nuovo mondo, per poi riportare la preziosa e fedele testimonianza al suo paese. Misogino, antisemita e razzista, semina il panico e lascia il segno a ogni suo passaggio, scardinando di volta in volta le certezze e le ipocrisie di una cultura carica di pregiudizi e oscenità. Dal creatore di Ali G., Sacha Baron Cohen, un film che promette di far ridere a crepapelle dall'inizio alla fine della pellicola. Su un carrettino di gelati, insieme al suo goffo collega, Borat viaggia in lungo e in largo negli States alla ricerca di qualcuno che gli indichi le buone maniere, lo stare in società, ma soprattutto la strada per raggiungere il suo obiettivo unico e solo: incontrare Pamela Andresson, l'eroina del suo telefilm preferito. Borat è un film dissacrante e ironico, demenziale e scorretto, che non risparmia nessuno e nessuno lusinga. Ma, come in un copione già visto, le gag di Borat lasciano il segno per tutta la prima parte, mentre la buona dose di intelligente satira politica e sociale si trasforma improvvisamente in una volgare accozzaglia di idee e situazioni da caserma militare. Il film, comunque, merita d'essere visto per la credibilità e l'eccezionale bravura di Baron Cohen nel dare vita a un personaggio unico e inimitabile, nonché per la serie di battute sconcertanti che riempiono l'ego e stimolano il cinismo persino degli spettatori più politicamente corretti. Che ci piaccia o meno, questo è Borat!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

BELLO TUTTO VIOLA!!!!!!!
toldo manca solo l'inno..mettilo mettilo..ti prego..

nounou ha detto...

anche tu nuovo look al blog?
mi piace molto di più..il viola è il mio colore preferito.
bello bello!!

adesso mi viene voglia anche a me di cambiare!

PEABOY ha detto...

Ho cambiato quasi perchè sono stato costretto per la nuova versione, allora già che c'ero...

Anonimo ha detto...

Bello bravo Omar. Bel design. E soprattutto Viva Borat! Io non capisco come tu faccia a passare dall'amare "Una notte al Museo" e allo stesso tempo anche "Borat", o "Natale a New York" e "Vero come la finzione". Ma forse la risposta a questa domanda è racchiusa nel tuo essere.
Il tuo essere bisex, intendo.
Culatun!

Martzela ha detto...

ahaha Lele ma no dai il nostro Omar Toldo aka Peaboy è cosi, è un eclettico, un menestrello, uno a cui piace surfare su diversi stili..e poi se fosse veramente culatun tutto il suo blog sarebbe un clamoroso tentativo di depistaggio..no no io non ci credo!

Anonimo ha detto...

A me il viola non mi garba, avrei fatto un bellissimo azzurro "MUNDIAL", un consiglio, nei vecchi post col nuovo sfondo non si legge un cazzo!!!!

estherophobia ha detto...

Grande Borat!

E grande Omar...bello il nuovo look...anche a me piace molto il viola! Bravo!